7 GIORNI IN SENATO/ Rubrica n.13/ Ok definitivo al decreto Milleproroghe

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO

Mercoledì 19 settembre – L’Aula si é riunita alle ore 18 e l’Assemblea ha avviato la discussione delle proposte di questione pregiudiziale riferite al ddl n. 717-B (conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative) approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati. La senatrice De Petris (Misto-LeU), illustrando la pregiudiziale QP1, ha rimproverato al Governo  di avere adottato un provvedimento eterogeneo, che certifica le inefficienze dell’amministrazione e interviene in materie disparate, dalle funzioni dei comuni ai vaccini, dagli eventi sismici alle infrastrutture, dai piani di riequilibrio finanziario all’istruzione. Ha poi lamentato la soppressione delle norme sul personale docente e ha giudicato confuse le modifiche intervenute alla Camera sulla certificazione vaccinale e sul bando periferie. Il senatore Collina del PD, illustrando la pregiudiziale QP2, ha criticato il mancato chiarimento da parte del Governo circa l’utilizzo dei fondi per le periferie e ha stigmatizzato le disposizioni sui vaccini, ritenendo che aumentino i rischi per la salute. Il sen.Iannone (FdI) ilustrando la pregiudiziale QP3, ha richiamato il principio di equilibrio dei poteri e ha sollecitato il ritorno all’elezione diretta dei presidenti per restituire dignità alle Province. Il sen. Pagano (FI), illustrando la pregiudiziale QP4, ha parlato di abuso della decretazione d’urgenza e di effetti negativi delle proroghe sull’azione amministrativa; ha quindi espresso un dissenso particolare rispetto al differimento dell’autocertificazione vaccinale, all’incertezza che grava sugli investimenti dei Comuni, alle scelte di edilizia scolastica. Il sen. Parrini (PD) ha dichiarato voto favorevole alle questioni pregiudiziali, che sono state poi respinte con un’unica votazione. I sen. Marcucci (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU) e Anna Maria Bernini (FI) hanno sollecitato un intervento del Presidente del Senato per tutelare il rispetto delle regole parlamentari e i diritti delle opposizioni, segnalando tre fatti: i tempi insufficienti assegnati in 1° Commissione per esaminare le modifiche del decreto mille proroghe; la calendarizzazione del provvedimento senza mandato al relatore; l’utilizzo del vaglio della copertura finanziaria in 5a Commissione e della mancata presentazione della relazione tecnica da parte del Governo come strumenti per cassare centinaia di emendamenti. La Presidenza si è riservata di effettuare accertamenti.

Il Presidente della Commissione affari costituzionali sen. Borghesi (L-SP) ha riferito sui lavori in sede referente che non si sono conclusi. La Camera ha apportato diverse modifiche al testo. All’articolo 1 sono stati introdotti due commi: il comma 2-bis proroga al 30 giugno 2019 il termine entro cui diventa obbligatoria la gestione in forma associata delle funzioni fondamentali dei piccoli Comuni; il comma 2-ter dispone l’istituzione di un tavolo tecnico-politico per redigere linee guida per la revisione dell’ordinamento di Province e Città metropolitane, il superamento dell’obbligo di gestione associata di funzioni, la semplificazione degli oneri amministrativi e contabili dei Comuni. Sono stati, inoltre, modificati due commi relativi ai piani di riequilibrio finanziario degli enti locali. In particolare, il comma 2-quater stabilisce che, qualora un ente locale abbia presentato o approvato, alla data del 30 novembre 2018, un piano di riequilibrio finanziario pluriennale rimodulato o riformulato rispetto al piano originario, la verifica sul raggiungimento degli obiettivi intermedi debba essere effettuata all’esito dell’approvazione del rendiconto dell’esercizio 2018 e comunque non oltre il 30 aprile 2019. All’articolo 6 sono stati soppressi i commi 3-bis, 3-ter e 3-quater, introdotti dal Senato, riguardanti la durata del servizio del personale scolastico destinato all’estero. E’ stato soppresso anche il comma 3-quinquies dell’articolo 6 sulla facoltà, per i docenti che avevano conseguito l’abilitazione entro l’anno accademico 2017-2018, di inserirsi nella fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento (GAE). Il comma 3-quater, nel testo riformulato dalla Camera, fissa al 10 marzo 2019 il termine per presentare – presso i servizi educativi per l’infanzia, le scuole e i centri di formazione professionale – la documentazione relativa alle vaccinazioni obbligatorie per i minori. Il comma 3-sexies introdotto all’articolo 6 fissa al 31 dicembre 2018 il termine ultimo per l’utilizzo delle risorse stanziate per la carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo. I commi 3-septies e 3-octies introdotti all’articolo 6 differiscono al 1° settembre 2019 il termine di entrata in vigore delle disposizioni in base alle quali, per l’ammissione all’esame di Stato nel secondo ciclo di istruzione, a partire dall’anno scolastico 2018-2019, sarebbero stati necessari la partecipazione alle prove predisposte dall’INVALSI e lo svolgimento di attività di alternanza scuola-lavoro. Il comma 2-septies introdotto all’articolo 9 rifinanzia di 5 milioni la spesa per contributi per la ripresa economica e produttiva nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017. Il nuovo articolo 9-quater amplia, per il 2018, le possibili destinazioni delle risorse per trattamenti straordinari di integrazione salariale e mobilità in deroga, consentendone l’impiego anche in favore delle imprese e dei lavoratori che operino nelle aree interessate dagli accordi di programma per la reindustrializzazione delle aree di crisi. Il comma 1-bis dell’articolo 11, inserito nel corso dell’esame al Senato e modificato alla Camera dei deputati, estende l’operatività del Fondo per l’erogazione di misure di ristoro anche ai risparmiatori destinatari di pronunce favorevoli dell’arbitro per le controversie finanziarie (ACF). All’articolo 13 è stato soppresso il comma 1-ter sulla disciplina degli spazi finanziari attribuiti alle Regioni. Alla discussione generale hanno partecipato i sen. Causin, Fiammetta Modena, Laura Stabile, Pardi, Berardi (FI), Steger (Aut), Iannone (FdI). La seduta è terminata alle ore 20:30.

Giovedì 20 l’Aula si è riunita alle ore 9:30 e l ha ripreso l’esame del ddl n. 717-B: conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, già approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati. La Camera ha apportato diverse modifiche al testo. All’articolo 1 sono stati introdotti due commi: il comma 2-bis proroga al 30 giugno 2019 il termine entro cui diventa obbligatoria la gestione in forma associata delle funzioni fondamentali dei piccoli Comuni; il comma 2-ter dispone l’istituzione di un tavolo tecnico-politico per redigere linee guida per la revisione dell’ordinamento di Province e Città metropolitane, il superamento dell’obbligo di gestione associata di funzioni, la semplificazione degli oneri amministrativi e contabili dei Comuni. Sono stati, inoltre, modificati due commi relativi ai piani di riequilibrio finanziario degli enti locali. In particolare, il comma 2-quater stabilisce che, qualora un ente locale abbia presentato o approvato, alla data del 30 novembre 2018, un piano di riequilibrio finanziario pluriennale rimodulato o riformulato rispetto al piano originario, la verifica sul raggiungimento degli obiettivi intermedi debba essere effettuata all’esito dell’approvazione del rendiconto dell’esercizio 2018 e comunque non oltre il 30 aprile 2019.

All’articolo 6 sono stati soppressi i commi 3-bis, 3-ter e 3-quater, introdotti dal Senato, riguardanti la durata del servizio del personale scolastico destinato all’estero. È stato soppresso anche il comma 3-quinquies dell’articolo 6 sulla facoltà, per i docenti che avevano conseguito l’abilitazione entro l’anno accademico 2017-2018, di inserirsi nella fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento (GAE). Il comma 3-quater, nel testo riformulato dalla Camera, fissa al 10 marzo 2019 il termine per presentare – presso i servizi educativi per l’infanzia, le scuole e i centri di formazione professionale – la documentazione relativa alle vaccinazioni obbligatorie per i minori. Il comma 3-sexies introdotto all’articolo 6 fissa al 31 dicembre 2018 il termine ultimo per l’utilizzo delle risorse stanziate per la carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo. I commi 3-septies e 3-octies introdotti all’articolo 6 differiscono al 1° settembre 2019 il termine di entrata in vigore delle disposizioni in base alle quali, per l’ammissione all’esame di Stato nel secondo ciclo di istruzione, a partire dall’anno scolastico 2018-2019, sarebbero stati necessari la partecipazione alle prove predisposte dall’INVALSI e lo svolgimento di attività di alternanza scuola-lavoro. Il comma 2-septies introdotto all’articolo 9 rifinanzia di 5 milioni la spesa per contributi per la ripresa economica e produttiva nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017. Il nuovo articolo 9-quater amplia, per il 2018, le possibili destinazioni delle risorse per trattamenti straordinari di integrazione salariale e mobilità in deroga, consentendone l’impiego anche in favore delle imprese e dei lavoratori che operino nelle aree interessate dagli accordi di programma per la reindustrializzazione delle aree di crisi. Il comma 1-bis dell’articolo 11, inserito nel corso dell’esame al Senato e modificato alla Camera dei deputati, estende l’operatività del Fondo per l’erogazione di misure di ristoro anche ai risparmiatori destinatari di pronunce favorevoli dell’arbitro per le controversie finanziarie (ACF). All’articolo 13 è stato soppresso il comma 1-ter sulla disciplina degli spazi finanziari attribuiti alle Regioni.

Nella giornata di ieri sono state respinte le proposte di questione pregiudiziale e si è svolta la discussione generale, senza relazione. Respinta la richiesta di non passaggio all’esame dell’articolato, avanzata dal PD, a seguito di un dibattito in ordine al blocco dei fondi del Bando periferie, tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno riferiti all’articolo 1 sono stati respinti, ad eccezione dell’ordine del giorno G1.300 di FdI che impegna il Governo ad adoperarsi per ripristinare l’elezione diretta dei Presidenti e dei consiglieri provinciali, a consentire l’elezione diretta del sindaco e del consiglio metropolitano, e a rivedere la forma di governo di Province e Città metropolitane.

Dopo la dichiarazione di inammissibilità circa la richiesta di voto segreto in relazione ad alcuni emendamenti all’articolo 6 – poiché incidenti sul diritto all’istruzione, tutelato dall’articolo 34 della Costituzione, e non sull’articolo 32 – e la conseguente richiesta del PD di convocare la Giunta del Regolamento, il Presidente ha tenuto a ribadire che, al di là della modalità di voto, non esiste alcun pericolo per la salute dei bambini. Si è quindi avviato un acceso e partecipato dibattito in tema di obbligo vaccinale, tutela della salute e diritto all’istruzione,al termine del quale, respinti tutti gli emendamenti,il Governo ha accolto gli ordini del giorno G6.77 di FI (come raccomandazione), sulla messa in sicurezza e l’adeguamento antisismico degli edifici scolastici e G9.83 del PD sul potenziamento degli organici del Corpo dei Vigili del fuoco.

Nella seduta pomeridiana delle ore 15:00 si sono svolte le seguenti interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell’articolo 151-bis del Regolamento. Il ministro dell’economia e finanze Tria, nel rispondere all’interrogazione n. 214 del sen. Steger (Aut) sulla normativa relativa al regime fiscale agevolato per le associazioni sportive dilettantistiche, ha precisato che le prestazioni di sponsorizzazione rientrano nell’attività commerciale. Ha poi risposto all’interrogazione n. 209 della senatrice Bonino (Misto) sulle prospettate misure di “pace fiscale”, chiarendo che per misure di pace fiscale, di cui non è ancora possibile stimare l’impatto sul gettito, non si intendono condoni bensì un fisco amico che favorisce l’estinzione dei debiti. Rispondendo all’interrogazione n. 213 del senatore Ciriani (FdI), che chiede se le misure di welfare familiare e sostegno al reddito saranno riservate ai soli cittadini italiani, il ministro dell’Economia ha affermato che i criteri per definire la platea dei beneficiari sono allo studio.

In risposta all’interrogazione n. 215, illustrata dal senatore Mallegni (FI), sulle risorse necessarie a finanziare le misure del contratto di governo, il ministro Tria ha rinviato alla Nota di aggiornamento del DEF per la definizione delle misure, che saranno realizzate gradualmente, compatibilmente con l’equilibrio dei saldi strutturali di finanza pubblica.

Il ministro della Difesa, Trenta, nel rispondere all’interrogazione n. 216 illustrata dalla senatrice Garavini (PD) sul programma di acquisto di droni da parte dell’aeronautica militare, ha espresso assenso al programma. Ha poi risposto all’interrogazione n. 211 illustrata dalla sen. Saponara (L-SP) sull’incidente sul lavoro avvenuto nello stabilimento militare di Noceto (Parma) e all’interrogazione n. 212 del sen. Mininno (M5S) sul rafforzamento delle strutture e del personale militare nel Mezzogiorno. La seduta è terminata alle ore 17:00.

Infine il Senato ha approvato il decreto Milleproroghe con 151 voti favorevoli, 93 contrari e due astenuti.Il provvedimento, dopo la fiducia già ottenuta alla Camera, ha ottenuto così l’ok definitivo. Tra le principali misure: resta l’autocertificazione per i vaccini fino al 10 marzo 2019. Differiti al 2020 1 mld e 600 milioni d’investimenti per le periferie. Procedura accelerata dei rimborsi per i risparmiatori vittime delle crisi bancarie. Confermata la soppressione della norma salva precari della scuola. Estesi al prossimo anno i contributi per le imprese del Centro Italia colpite dal sisma del 24 agosto 2016.

L’Aula  tornerà a riunirsi martedì 25 settembre alle ore 16:30.

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